Quando il proprietario di un immobile decede, il bene può passare in mano al coniuge superstite oppure agli eventuali eredi (figli, nipoti). Naturalmente, in base al soggetto che eredita la proprietà esistono tutta una serie di obblighi, tra i quali le spese fiscali, ai quali è necessario adempiere per evitare di incorrere in sanzioni penali. Nel seguente testo approfondiamo la questione relativa al pagamento dell’Imu su casa ereditata abitata dalla madre.
Chi paga l’Imu sulla casa ereditata e abitata dalla madre?
L’IMU (Imposta Municipale Unica) è un tributo locale che deve essere corrisposto al Comune in cui si trova l’immobile. Oggigiorno, sono esonerati dal pagamento di tale imposta i proprietari di fabbricati adibiti ad abitazione principale, ad eccezione degli immobili di lusso. Inoltre, la legge prevede la tassazione anche per le seconde case, incluse quelle ereditate. In quest’ultimo caso, tra i tanti scenari che si possono verificare c’è anche quello della casa ereditata e abitata dalla madre.
In questa circostanza, la regola stabilisce che, anche in presenza di altri eredi, non è richiesto che questi, in particolare i figli, paghino l’IMU. Quindi la domanda che sorge spontanea è “Chi paga l’Imu su casa ereditata abitata dalla madre? Secondo la normativa pertinente, è tenuto a versare l’IMU colui che esercita il diritto di utilizzo dell’immobile, ossia la madre. Ciò nonostante, è bene precisare che tale soggetto non verrà assoggettato ad Imu nel caso in cui l’immobile ereditato funga da abitazione principale del coniuge superstite e non rientri nella categoria di lusso o pregio.
Tuttavia, se la madre decide di cedere la casa ereditata, l’obbligo del pagamento dell’IMU sarà trasferito agli eredi, quindi i figli che dovranno calcolare la loro quota di possesso dell’immobile e procedere al pagamento dell’IMU in base a tali quote. A questo proposito è bene sapere che se uno degli eredi non adempie al pagamento della sua quota, gli altri eredi non verranno penalizzati. Tuttavia, se i beneficiari dell’eredità decidono di assegnare l’immobile a un singolo soggetto, sarà su tale erede che ricadrà l’obbligo di pagare l’IMU per la casa ereditata.
Il calcolo dell’Imu per la casa ereditata e abitata dalla madre
Per determinare l’importo da versare dell’IMU su casa ereditata da coniuge e figli, è necessario seguire alcuni passaggi. Innanzitutto, è richiesta la rivalutazione del 5% della rendita catastale dell’immobile. Il risultato di questa rivalutazione viene quindi moltiplicato per il coefficiente specifico di ogni tipo di immobile. Naturalmente, i coefficienti da considerare variano a seconda della categoria catastale dell’immobile:
- 160 per abitazioni (categorie catastali A, ad eccezione di A10) e relative pertinenze, cantine, soffitte (C2), box, autorimesse (C6) e tettoie (C7);
- 140 per immobili ad uso collettivo (categoria B) e laboratori artigianali, stabilimenti balneari (C3, C4, C5);
- 80 per uffici e studi (A10), banche e assicurazioni (D5);
- 65 per immobili a destinazione speciale (categoria D, escluso D5);
- 55 per negozi (C1);
- 135 per terreni (agricoli e non).
Al risultato ottenuto si applicano eventuali detrazioni previste dal Comune di appartenenza. Infine, la somma ottenuta rappresenterà l’importo dell’IMU da pagare.
Assoggettamento ad Imu per la seconda casa ereditata da un familiare
Quando un figlio, che possiede già un immobile adibito ad abitazione principale, eredita l’abitazione dei genitori, quest’ultima diviene seconda casa. Ma come funziona il pagamento dell’Imu su seconda casa ereditata da un familiare? In questo caso, il versamento dell’imposta ai fini Imu è sempre dovuto secondo la legge.
Ciò nonostante, se il soggetto che eredita l’immobile ha famiglia ed è sposato, c’è la possibilità di esenzione da Imu grazie alla recente e innovativa decisione della Corte costituzionale. Secondo tale normativa, l’assoggettamento ad Imu viene meno se si rispettano determinate condizioni quali:
- i due immobili si trovano in Comuni diversi;
- uno dei coniugi deve possedere la residenza o dimora abituale nel secondo immobile;
- la coppia deve essere in grado di dimostrare che entrambe le case siano effettivamente abitate, ad esempio, fornendo bollette delle utenze che confermino i consumi o dimostrando la scelta del medico di base.
Ovviamente, al fine di evitare eventuali abusi, sarà compito dei Comuni verificare che l’effettiva dimora abituale dichiarata esista
Il caso dell’Imu sulla casa ereditata da un erede e la dichiarazione nel modello 730
È bene sapere che il modello 730 non si sostituisce alla dichiarazione di successione, per la quale vige comunque l’obbligo di presentazione. Ciò nonostante, i redditi e alcuni beni ricevuti in eredità saranno inclusi nel modello 730 e avranno un impatto sui calcoli dell’imposta da pagare. Ad esempio, i redditi derivanti da immobili ereditati, che siano questi locati o meno, dovranno essere dichiarati dagli eredi nella sezione apposita del modello 730 relativa ai redditi dei fabbricati.
Inoltre, è importante tenere presente che le successioni (e donazioni) sono soggette a tasse specifiche, le quali saranno liquidate e pagate al momento della presentazione della dichiarazione di successione (o di donazione) e le quali non avranno alcun impatto sulle imposte relative al modello 730.
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Chi paga Imu casa ereditata abitata dalla madre?
L’obbligo di pagamento dell’IMU per una casa ereditata dai figli e abitata dalla madre ricade effettivamente sulla madre stessa. Secondo la normativa pertinente, infatti,l’onere dell’IMU spetta a colui che esercita il diritto di utilizzo dell’abitazione, che, in questo caso, è la madre come coniuge superstite. Solo se la casa costituisce la residenza principale del coniuge superstite, allora quest’ultimo non deve pagare l’IMU, a meno che l’immobile non rientri nella categoria di lusso o pregio.
Quando gli eredi non devono pagare l’Imu?
Gli eredi, o beneficiari dell’eredità, sono tenuti a corrispondere l’IMU su case in successione in base alla loro percentuale di proprietà dell’immobile ereditato. Ciò nonostante, secondo l’ordinanza 6500 del 6 marzo 2019, emessa dalla Cassazione, gli eredi non sono soggetti a sanzioni nel caso in cui il defunto non abbia versato correttamente o non abbia versato affatto l’IMU.
Quando non si deve pagare l’Imu sulla seconda casa?
Grazie alla recente e innovativa decisione della Corte costituzionale, si abbandona l’automatismo che considera una delle due case come la “seconda casa”, aprendo la possibilità di esenzione dall’IMU per entrambi gli immobili. Ovviamente, per non pagare l’Imu sulla seconda casa è necessario soddisfare tutta una serie di condizioni e requisiti richiesti dalla legge.
Chi dichiara la casa ereditata?
La casa ereditata deve essere dichiarata dagli eredi attraverso il modello 730 nella sezione inerente ai redditi di fabbricati, mentre i redditi provenienti da capitali dovranno essere indicati nella sezione relativa ai redditi di natura diversa.
Fonte Idealista.it