“Inclusività e rispetto per le diversità sono temi sempre più cruciali nell’immobiliare”

  • 2 mesi fa
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Negli ultimi anni il settore immobiliare sta mutando sensibilmente. Non si tratta solo di innovazioni tecnologiche, dell’aumento dei tassi o dei cambiamenti dovuti all’impatto della pandemia sul mercato e sulle abitudini di chi vuole comprare casa o la cerca in affitto. Molte tematiche legate al rispetto delle diversità e all’inclusività sono entrate a far parte anche del dibattito legato al real estate. Per approfondire questo aspetto, e non solo, idealista/news ha intervistato Emanuele Piumazzi di Sir Case, un’agenzia di Bologna molto forte sulla città e impegnata in campagne di sensibilizzazione al riguardo.

L’agenzia Sir Case si è distinta in più occasioni per iniziative di sensibilizzazione sui temi di inclusività e attenzione al rispetto della diversità. E lo ha fatto sempre con grande tatto e ironia, come nel caso dei video per l’8 marzo e in occasione del Gay Pride. Per saperne di più abbiamo intervistato l’amministratore unico, Emanuele Piumazzi, che ci ha fornito anche la sua visione sul mercato del mattone bolognese e non solo.

In Sir Case non siete nuovi a iniziative di sensibilizzazione su diversità e inclusione, qual è il vostro obiettivo?

Le definirei iniziative di partecipazione all’arricchimento del nostro contesto sociale. Ma il tema specifico è l’inclusività, giacché vediamo la diversità più come unicità, caratteristica di ogni essere vivente. Questa tematica per noi è strettamente correlata allo sviluppo e alla prosperità imprenditoriale. È consolidato che le aziende che operano con valori meritocratici si sviluppano e crescono, nella maggioranza dei casi, in ambienti democratici e conseguentemente più inclusivi.

Vediamo la diversità più come unicità, caratteristica di ogni essere vivente, una tematica strettamente correlata allo sviluppo e alla prosperità imprenditoriale.

In che senso?

Per le imprese, tutelare i valori democratici, tra i quali vi è l’inclusività, rappresenta un elemento fondamentale, che porta loro crescita e sviluppo, come testimoniato dai massimi esperti di marketing, ma soprattutto si tratta proprio di una questione di sopravvivenza. La nostra azienda ne è un esempio, non esisterebbe se alle donne fosse impedito o fosse limitata la propria espressione nell’attività lavorativa. Allo stesso modo, non esisterebbe se fosse in vigore in Italia un ordinamento persecutorio verso persone con orientamento sessuale alternativo.

Come portate avanti i valori di inclusività nella vostra agenzia?

In Sir Case le donne e le persone LBGTQ sono state, e lo sono tuttora, determinanti per la crescita e lo sviluppo aziendale, ricoprendo ruoli e cariche importanti. Ragioniamo insieme per dare prova pratica del valore dell’inclusione come portatrice di ricchezza. Pensiamo a quanto sarebbe più povera l’Italia, senza il contributo di donne come Rita Levi Montalcini, Fabiola Giannotti, Emma Marcegaglia, Giada Zhang e tantissime altre.

Per quanto riguarda le persone che esprimono preferenze sessuali alternative, si pensi a quante, dal mondo dell’arte fino a quello dell’imprenditoria, hanno contribuito a generare ricchezza culturale, che è anche conseguente ricchezza economica, in tutti quei luoghi ove hanno potuto esprimersi liberamente.

Sir Case, con le proprie capacità, vuole restituire una parte della propria ricchezza, per sostenere le iniziative che possano arricchire culturalmente il nostro territorio e tutelarne quei valori che ne consentono lo sviluppo economico – esattamente come un agricoltore che per avere buoni frutti dalla sua terra deve curarla e amarla.

Vogliamo restituire una parte della nostra ricchezza per sostenere iniziative che possano arricchire culturalmente il nostro territorio e tutelarne quei valori che ne consentono lo sviluppo economico

Tornando al settore: come è cambiato, se è cambiato, il mercato immobiliare dopo la pandemia?

Durante il periodo interessato dalle restrizioni Covid, il mercato delle compravendite, ha registrato una lieve flessione, molto più accentuata per quello locativo. Dopo la pandemia, si è avuto un forte incremento della domanda sia per l’acquisto che per la locazione, con un conseguente aumento sia dei prezzi, sia dei canoni di locazione in tutta Bologna e provincia.

Il fattore più rilevante che ha determinato gli aumenti nel mercato delle compravendite è un rinnovato desiderio di molti nuclei familiari, di migliorare la propria qualità abitativa o in alcuni casi, anche lavorativa dovuta alla diffusione dello smart working, come conseguenza delle restrizioni dovute alle misure di sicurezza imposte nel periodo della pandemia.

Che peso hanno avuto le nuove abitudini post covid nella ricerca di case?

Nella maggior parte dei casi, le nuove esigenze hanno generato doppie operazioni: l’acquisto di nuovo alloggio con contestuale vendita dell’alloggio di proprietà, ad esempio. Ma ci sono stati anche altri fattori rilevanti, in quello che si può definire un boom immobiliare ‘post-pandemico’: le agevolazioni del 110% per le ristrutturazioni che sommate a quelle già esistenti, hanno permesso ed incentivato molti nuclei familiari all’acquisto di unità immobiliari, potendosi permettere soluzioni abitative più grandi o più idonee alle proprie esigenze con ristrutturazioni a costi rasenti quasi allo zero.

Un altro fenomeno interessante è stato il ritorno dell’investimento nel settore immobiliare da parte di coloro che non hanno interessi o esperienza in questo ambito, spinti dall’alta redditività e dalla sicurezza che questo mercato garantisce, sia per l’aumento dei canoni di locazione sia per la grande liquidità che ha ripreso a circolare nel ‘post-pandemia’, con un’economia in crescita e un basso tasso di disoccupazione.

Un altro fenomeno interessante è stato il ritorno dell’investimento nel settore immobiliare da parte di coloro che non hanno interessi o esperienza in questo ambito

L’effetto dell’aumento dei tassi è già tangibile?

Le cause del rallentamento ora sono in parte conseguenti all’aumento dei tassi di interesse che rendono più oneroso l’acquisto e riducono la domanda in quanto l’erogazione del finanziamento è basata su un rapporto tra rata e reddito disponibile.

Vi sono però anche altre contingenze che hanno influito sul rallentamento. Tra queste, è significativo evidenziare la riduzione progressiva degli incentivi sulle ristrutturazioni da un lato e l’aumento dei prezzi dei materiali, della manodopera e della consulenza di tecnici edili dall’altro.

Un ultimo fattore importante sono gli effetti conseguenti al boom immobiliare ‘post-pandemico’ sopra descritto, evento eccezionale che ha assorbito una parte importante delle compravendite, che normalmente si sarebbe distribuita in un arco temporale più ampio. In termini pratici, potremmo dire che il settore immobiliare ha già incassato, in numero di compravendite, ciò che nella normalità sarebbe stato erogato in più annualità.

Il mercato bolognese ha sempre avuto un motore importante nell’università che attira molti giovani provenienti da tutto il territorio nazionale ma anche internazionale

Quali sono le caratteristiche tipiche del mercato bolognese, sia per l’affitto sia per la compravendita?

Il mercato bolognese ha sempre avuto un motore importante nell’università che attira molti giovani provenienti da tutto il territorio nazionale ma anche internazionale, che danno un impulso fortissimo alle locazioni e con effetti più contenuti ma comunque rilevanti, anche alle compravendite.

Un altro aspetto importante è rappresentato dal nostro polo industriale, un fiore all’occhiello per Bologna, all’avanguardia in diversi settori che garantisce un’impiego alla popolazione locale, attrae persone da tutt’Italia e dall’estero, oltre che assorbire molti laureati, trattenendoli sul territorio.

Negli ultimi anni si è anche sviluppato un forte incremento del turismo che ha influito sul mercato residenziale, in particolare sui locali commerciali del centro storico.Come in tutte le realtà territoriali, una parte rilevante del trend è connessa alla necessità dei residenti di cambiare la propria abitazione.



Fonte Idealista.it

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