“Make America Great Again”. È stato questo lo slogan con cui Donald Trump ha basato le sue campagne politiche per diventare presidente degli Stati Uniti. Ovviamente questa frase, come tante simili, è metaforica. Tuttavia, ci sono alcuni Paesi che stanno davvero diventando più grandi, nel senso che crescono di dimensioni. Anche se può sembrare strano, è qualcosa che sta accadendo sul serio e uno dei migliori esempi di ciò è l’Islanda.
Famosa per i suoi imponenti paesaggi e le sorprendenti caratteristiche geografiche, con una superficie di 103.000 km2 e poco più di 365.000 abitanti, l’Islanda è diventata una delle mete ambite dai turisti più avventurosi, che vi si recano alla scoperta dei suoi geyser, delle sue spiagge, dei suoi percorsi e della sua cultura e vita notturna. Reykjavík, la capitale del Paese, è conosciuta per essere la città della vita notturna e dei festival.
Ma quello che pochi sanno è che il Paese sta crescendo. A poco a poco, quasi impercettibilmente, ma cresce. La causa? L’attività tettonica.
Le placche tettoniche eurasiatica e americana
Ma, cominciamo dall’inizio. Più o meno tutti abbiamo un’idea di come è costruito il pianeta Terra. Al centro di questa gigantesca sfera che vaga nell’universo c’è il nucleo e attorno ad esso il mantello. All’esterno troviamo la crosta terrestre. Bene, questa crosta non è costituita da un pezzo unico, ma è composta da molte placche che si trovano sopra il magma. E su questo magma, queste placche si muovono: a volte avvicinandosi, altre volte allontanandosi. Dove le placche convergono nascono le montagne, i vulcani e luoghi caratteristici come il Giappone, le Ande e l’Himalaya. I punti in cui le placche divergono sono solitamente sul fondo del mare.
Bene, in Islanda, che è una delle masse terrestri più giovani del pianeta, si trovano le placche tettoniche eurasiatica e americana. La particolarità di questa situazione è che è uno dei pochi luoghi in cui la separazione delle placche avviene in superficie, sulla terra. Ognuna di queste placche si sta muovendo in una direzione diversa, quindi, la parte orientale dell’isola si sta spostando verso est e la parte occidentale verso ovest, in modo che il magma in eruzione crei costantemente nuova terra a mano a mano che le placche tettoniche si muovono.
Pertanto, secondo il National Land Survey of Iceland, questo processo sta causando l’espansione dell’isola principale a una velocità di circa 2 centimetri all’anno. Se questo ritmo dovesse continuare, in un secolo l’Islanda aumenterà la sua superficie di 20 metri. O 20 chilometri in un milione di anni.
Al di là di questa crescita lenta e quasi impercettibile, ma inesorabile, questa particolarità geologica ha determinato la personalità di questo freddo Paese. Ed è anche la causa delle fantastiche ambientazioni che attirano ogni anno migliaia di visitatori desiderosi di contemplare le sue tante meraviglie naturali.
Fonte Idealista.it