L’organizzazione democratica Freedom House ha pubblicato la sua classifica annuale delle nazioni più libere e represse del mondo. Il rapporto è considerato un barometro chiave per la democrazia globale e l’edizione di quest’anno ha rilevato che mentre la libertà globale è in declino per il 17° anno consecutivo, il mondo potrebbe essere diretto verso un “possibile punto di svolta”, poiché il tasso di declino si sta stabilizzando. Ciò si riduce in parte all’allentamento delle restrizioni legate alla pandemia che avevano avuto un impatto sulla libertà di riunione e sulla libertà di movimento.
Un totale di 195 paesi e 15 territori sono stati analizzati sui loro livelli di accesso ai diritti politici e alle libertà civili, prima di essere classificati come “liberi”, “parzialmente liberi” o “non liberi”. Di questi, 35 paesi hanno visto diminuire i propri punteggi, mentre 34 paesi hanno registrato miglioramenti. L’analisi mostra che la libertà di stampa è in calo, poiché il numero di paesi che ricevono 0 punti su 4 per l’indicatore di “libertà dei media” è aumentato da 14 a 33 negli ultimi 17 anni.
Mentre la democrazia è effettivamente in declino da quasi due decenni, il panorama globale è migliorato da quando il rapporto è stato pubblicato per la prima volta 50 anni fa. Allora, 44 paesi su 148 erano considerati “liberi”, contro gli 84 su 195 di oggi.
Fonte Idealista.it