Dato che i terreni agricoli si stanno espandendo a scapito delle foreste, le riserve marine vengono decimate dalla pesca eccessiva e le barriere coralline sono intasate dalla plastica, non sorprende affatto che le specie vegetali e animali stiano subendo un forte declino. Nel 2019, il Gruppo intergovernativo di esperti sulle scienze della biodiversità e dei servizi degli ecosistemi (IPBES) delle Nazioni Unite ha condotto uno dei più completi controlli sullo stato del pianeta, riscontrando un impatto devastante dell’attività umana sull’ambiente. La fame insaziabile dell’umanità per cibo ed energia è principalmente responsabile di ciò, causando un declino della natura senza precedenti.
L’infografica fornisce una panoramica sulle specie a rischio di estinzione, come dettagliato nell’ultimo aggiornamento della Lista Rossa delle Specie Minacciate dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN). Le piante, gli anfibi e i coralli sono particolarmente a rischio, con rispettivamente il 40%, il 35% e il 30% delle specie valutate considerate minacciate di estinzione.
Tuttavia, il rapporto dell’IPBES ha affermato che non è troppo tardi per fermare questa tendenza e migliorare la situazione, ma l’immagine è preoccupante. Il Presidente dell’IPBES, Sir Robert Watson, ha avvertito che “la salute degli ecosistemi di cui dipendiamo noi e tutte le altre specie si sta deteriorando più rapidamente che mai. Stiamo erodendo le stesse fondamenta delle nostre economie, mezzi di sussistenza, sicurezza alimentare, salute e qualità della vita in tutto il mondo”.
Fonte Idealista.it