Acquistare una casa a 1 euro sembra una proposta molto invitante, ma è bene sapere che comprare casa a 1 euro comporta costi nascosti. Infatti, bisogna considerare che gli immobili venduti a quella cifra sono pericolanti e fatiscenti, di conseguenza è obbligatorio sostenere delle spese per ristrutturare l’edificio. Le abitazioni vendute a 1 euro sono cedute in donazione dai proprietari ai Comuni, che grazie una procedura pubblica vengono vendute alla cifra simbolica di 1 euro. Nel seguente articolo sono esplicitati tutti i costi nascosti e spiegati i consigli su come evitare costi aggiuntivi.
I costi nascosti e imprevisti delle case a 1 euro
Casa a 1 euro, i costi nascosti quali sono? La casa acquistata a 1 euro, costa veramente solo 1 euro? Dopo aver comprato l’abitazione a bassissimo prezzo, è fondamentale eseguire il piano di rinnovo dell’immobile, e l’acquirente è tenuto a sostenere alcuni costi fissi, che non dipendono dalla grandezza o dallo stato della casa comprata. Inoltre ci sono delle commissioni da pagare che variano da città a città. I costi principali riguardano:
- tasse sull’immobiliare: una volta diventati proprietari, bisogna pagare le tasse sull’immobile previste dalla legge, a prescindere dalle condizioni della casa. Inoltre, per chi è già in possesso di una casa in Italia, il nuovo edificio è ritenuto come seconda casa, di conseguenza si pagano ulteriori tasse;
- piano di ristrutturazione;
- costi notarili: bisogna pagare la prestazione di commercialisti e avvocati, in quanto si occupano della documentazione necessaria da presentare, della registrazione di residenza e procedimenti simili. Questi costi potrebbero raggiungere i 1000 euro, ancora prima di aver acquistato casa;
- contabilità.
Infine vengono considerati i costi variabili come: il costo del rinnovo, il costo artigianale ed infine il costo per gli elettrodomestici e l’arredamento. Chi acquista deve quindi avere la consapevolezza che si tratta di immobili fatiscenti o pericolanti, e che necessitano di grandi ristrutturazioni.
Bisogna ricordare che in Italia si applicano le tasse sulle abitazioni, di conseguenza il proprietario è tenuto a pagare i contributi sull’immobile comprato, a prescindere che sia una casa abbandonata o di lusso. In più, per coloro che sono già proprietari di una prima casa, la nuova viene considerata come “seconda” e ancora una volta, è necessario regolare le tasse.
Un ulteriore costo a cui spesso non si pensa, è quello relativo al lavoro svolto da commercialisti e avvocati, che si occupano della documentazione utile, della registrazione di residenza e processi similari. Coloro che arrivano da paesi esteri devono sostenere un costo importante per i servizi commerciali o giuridici che possono essere anche superiori a 1000 euro.
Come fare per evitare costi aggiuntivi?
Prima di comprare una casa è necessario essere consapevoli di dover pagare tasse sull’immobiliare e sostenere costi notarili, costi di contabilità e costi per la ristrutturazione, inoltre è consigliabile, investire fondi in consulenza prima di procedere all’acquisto: consulenza commerciale, legale o edilizia possono essere utili a seconda della tipologia di abitazione presa in considerazione.
Visitare la località dove si è interessati ad acquistare casa potrebbe essere d’aiuto, poiché si prende coscienza della zona e delle persone che ci vivono, evitando di investire in progetti che successivamente possono sorprendere dal punto di vista finanziario.
Case a 1 euro: gli impegni che l’acquirente deve garantire
Il compratore che acquista con l’iniziativa Case a 1 euro, deve garantire alcuni impegni, tra cui:
- il Comune stipula una polizza fideiussoria di 5 mila euro, della durata di tre anni che a scadenza viene successivamente rimborsata, questa procedura serve a garanzia della sicurezza dell’acquisto da parte del compratore;
- realizzare un progetto di ristrutturazione e rivalutazione dell’edificio entro 356 giorni dall’acquisto;
- saldare le spese notarili per la registrazione, le volture e l’accatastamento;
Infine, si hanno due mesi di tempo per far iniziare i lavori di ristrutturazione dal momento in cui il nuovo proprietario ha ottenuto i permessi.
In Italia, sono numerosi i borghi che richiedono ai compratori di stanziare un deposito fino a 5.000 euro, come precedentemente spiegato, ma ci sono anche differenti eccezioni come il paese di Cinquefrondi in Calabria, che domanda una polizza assicurativa di soli 250 euro annui fino al termine dei lavori di ristrutturazione, viceversa se il nuovo proprietario non adempie ai suoi obblighi, è tenuto a pagare una multa di circa 20.000 euro. Oppure Laurenzana, un borgo situato in Basilicata, addirittura non richiede alcun tipo di deposito cauzionale e se la ristrutturazione non viene eseguita entro i termini, l’immobile viene restituito al proprietario originario.
Casa a 1 euro: presta attenzione al bando
Bisogna prestare attenzione ai dettagli del bando: le case in vendita necessitano interventi di manutenzione obbligatori in una finestra temporale molto ridotta:
- chi acquista ha un anno per compilare il progetto;
- il compratore ha 2 mesi per cominciare i lavori e 3 anni per portarli a termine.
Il comune può richiedere anche una polizza fideiussoria di 5 mila euro come garanzia, da rimborsare a fine lavori. Infine, tra i soggetti che partecipano al bando, si dà priorità a coloro che esprimono la volontà di voler trasferire la residenza nella nuova casa.
Le FAQ degli utenti
Gli utenti hanno chiesto frequentemente: “Quanto costa ristrutturare una casa a 1 euro?” Per ristrutturare una casa acquistata a 1 euro occorrono almeno 20 mila euro ad abitazione, considerando la fideiussione, i costi di professionisti e i lavori di ristrutturazione.
Fonte Idealista.it