Premiata come una delle migliori alternative di alloggio alla Biennale di architettura di New York, questa interessante casa prefabbricata rappresenta una fantastica alternativa alle opzioni più convenzionali, che possono avere un’ampia varietà di usi.
La chiave su cui si basa il suo successo è un sistema costruttivo che consente una grande flessibilità e una installazione rapida ed efficiente. Si tratta di un progetto sviluppato grazie alla collaborazione tra l’architetto Ignacio Rojas Hirigoyen, The Andes House e Cromolux.
Il progetto, con una superficie di 85 mq, nasce come “una ricerca di nuove soluzioni costruttive e un tentativo di integrare il design con l’architettura e la produzione industriale”, spiega The Andes House sul suo sito. Un’idea nata durante la pandemia di coronavirus in cui c’era una grave carenza di materiali e una riduzione della disponibilità economica e una mancanza di manodopera. In questo contesto è stato sviluppato questo prototipo, che si basa su industrializzazione, razionalizzazione e modularità, il tutto per rispondere “a un gran numero di clienti che chiedono certezze che oggi sembrano difficili da soddisfare date le circostanze”.
Pertanto, il progetto è stato sviluppato come un insieme di elementi separati: il piedistallo è realizzato con capriate in acciaio che possono essere modellate a seconda della conformazione del luogo; la struttura, rialzata da terra, prevede lamiere ondulate che ricoprono un telaio in fibra di legno riciclata; nella parte superiore, un ampio tetto a due falde si eleva sopra il volume principale, consentendo una maggiore ventilazione e raccolta dell’acqua piovana.
Attraverso queste soluzioni progettuali, il sistema costruttivo coniuga principi sostenibili con un elevato grado di prefabbricazione degli elementi, garantendo un processo di montaggio più semplice . Il prototipo richiede un piccolo numero di lavoratori che possono assemblare l’intero sistema con l’ausilio di semplici strumenti.
Un altro dei vantaggi che rivendicano i suoi creatori è che si tratta di un sistema versatile grazie all’uso di pezzi prefabbricati che consentono diverse configurazioni, il prototipo si può sviluppare orizzontalmente e verticalmente, aperto a diversi usi e può essere smontato e ricollocato in una nuova posizione indipendentemente dalle caratteristiche geografiche e dalle condizioni meteorologiche.
Questa caratteristica viene esaltata anche grazie alla leggera struttura metallica che incornicia una serie di cassettoni in legno su pareti, solai e sul tetto. Queste unità sono avvolte da un pannello in fibra di legno compatto con ottime prestazioni termoacustiche. In questo modo si conferisce all’insieme uno spessore maggiore e una percezione di solidità che contrasta con gli esili elementi che sorreggono il tutto.
“Vediamo in questo progetto la possibilità di democratizzare la progettazione architettonica e la costruzione efficiente e di qualità per coloro che oggi potrebbero sembrare inaccessibili”, concludono i progettisti.
Fonte Idealista.it