Da una società di leasing, da un’impresa o da un privato? Da chi conviene acquistare un immobile di categoria A/10? Conoscere le tasse da pagare e le agevolazioni di cui approfittare ti aiuterà a scoprirlo e scegliere l’ufficio più giusto per te tra le nostre proposte di uffici di grandi dimensioni da 50.000 euro.
Comprare un ufficio: tasse da pagare
Le tasse da pagare quando si decide di acquistare un ufficio non sono uguali in tutti i casi e dipendono in gran parte da chi scegliamo di acquistare.
Le alternative sono:
- privato;
- impresa;
- società di leasing.
1. Acquisto da privato
Chi sceglie di acquistare un ufficio da un privato sarà esente dal pagamento del bollo, dalle imposte speciali catastali e dalla tassa ipotecaria, perciò come tasse da pagare (anche nel caso di immobili non ultimati o in corso di costruzione) avrà solo:
- imposta di registro del 9% del prezzo di vendita dell’immobile;
- imposta catastale di 50 euro;
- imposta ipotecaria di 50 euro.
2. Acquisto da impresa
Per l’acquisto di un ufficio da un’impresa (edile oppure no) la discriminante è prima di tutto negli anni di vita dell’immobile. Quindi:
- per uffici costruiti o ristrutturati da meno di 5 anni bisognerà pagare:
- IVA al 10% per i fabbricati venduti dopo un intervento di recupero e per i fabbricati con i requisiti previsti dalla Legge Tupini; IVA al 22% in tutti gli altri casi;
- imposta di registro di 200 euro;
- imposta ipotecaria del 3% del valore dell’immobile a partire da un minimo di 200 euro;
- imposta catastale dell’1% del valore dell’immobile a partire da un minimo di 200 euro;
- imposta di bollo di 230 euro;
- tassa ipotecaria di 35 euro;
- imposte speciali catastali di 55 euro.
- per uffici costruiti o ristrutturati da più di 5 anni bisognerà pagare:
- IVA 0% (a meno che l’impresa non richieda espressamente la sua applicazione);
- IVA al 10% per i fabbricati venduti dopo un intervento di recupero e per i fabbricati con i requisiti previsti dalla Legge Tupini;
- IVA al 22% in tutti gli altri casi.
- per uffici in corso di costruzione oppure non ultimati bisognerà pagare:
- IVA al 22%;
- imposta ipotecaria di 200 euro;
- imposta di registro di 200 euro;
- Imposta catastale di 200 euro.
3. Acquisto da società di leasing
L’ultima delle formule di acquisto di uffici – di grandi dimensioni o piccole dimensioni – è il leasing.
Il leasing non è altro che il cosiddetto “acquisto con riscatto”, che consente di pagare l’affitto per un determinato periodo di tempo e scalarlo dal prezzo di vendita al momento del passaggio di proprietà.
In tal caso, le tasse da pagare saranno:
- se la società di leasing richiede l’applicazione dell’IVA:
- IVA al 22%;
- imposta ipotecaria di 200 euro;
- imposta catastale di 200 euro;
- imposta di bollo di 230 euro;
- tassa ipotecaria speciale di 35 euro;
- tributi speciali di 55 euro.
- se la società di leasing non richiede l’applicazione dell’IVA:
- imposta ipotecaria di 200 euro;
- imposta catastale di 200 euro;
- imposta di bollo di 230 euro;
- tassa ipotecaria speciale di 35 euro;
- tributi speciali di 55 euro.
Agevolazioni per l’acquisto di un ufficio
Tutte le opzioni di acquisto vanno valutate attentamente perché, a seconda del caso specifico, possono risultare più o meno vantaggiose. Per esempio, agevolazioni possibili da ottenere sono:
- con la stipula di un contratto di leasing della durata minima di 12 anni, detrazione del 50% dei canoni di locazione (scorporati del costo del terreno);
- con la stipula di un contratto di leasing inferiore a 12 anni, detrazione del 50% dei canoni di locazione (scorporati del costo del terreno) calcolati dividendo i canoni pagati per 144 mensilità (ovvero 12 anni);
- detrazione del 100% dell’IVA nel caso di compravendita tra Partite Iva in regime ordinario o semplificato;
- credito d’imposta ZES previsto per i beni strumentali esteso agli immobili strumentali a essi connessi e acquistati entro il 31 dicembre 2022.
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Fonte Idealista.it